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Come orientarsi nell'acquisto di una lampada

30 aprile 2015

Come orientarsi nell'acquisto di una lampada


Questa guida vuole essere un piccolo aiuto alla scelta della lampada che più si adatta alle tue necessità. Consultandola potrai effettuare una scelta più consapevole in fase di acquisto. 

lampadine

TIPI DI LAMPADE
Le lampade sono di più tipi, ovvero di varie tecnologie. Qui di seguito troverai elencate le più diffuse

Incandescenza: Una lampadina a incandescenza funziona tramite il passaggio di una corrente elettrica attraverso un filamento sottile, che viene così scaldato finché non genera luce. Sono caratterizzate da un rendimento piuttosto basso, e da una considerevole generazione di calore. Le lampadine a incandescenza sono ormai gradualmente sostituite da quelle a risparmio energetico, dai LED e da altre nuove tecnologie. Come da regolamento dell’Unione Europea, le lampadine a incandescenza sono eliminate gradualmente e sostituite con quelle a risparmio energetico.
  • -Vantaggi: costo molto contenuto, design classico
  • -Svantaggi: consumo elevato, produzione calore, fuori mercato

Risparmio Energetico/Fluorescente: Una lampadina a risparmio energetico è un tipo di lampadina fluorescente. Molte sono disegnate per sostituire una lampadina a incandescenza e sono adatte alla maggior parte dei portalampada usati per le vecchie lampadine. Di solito le lampadine a risparmio energetico utilizzano meno energia, hanno una durata più lunga e fanno la stessa quantità di luce, ma costano leggermente di più. Come tutte le lampadine fluorescenti, le lampadine a risparmio energetico contengono mercurio e questo ne complica lo smaltimento. 
  • -Vantaggi: consumi ridotti, costo contenuto
  • -Svantaggi: tempo di accensione, estetica a volte sgradevole

Alogena: Una lampadina alogena consiste in un filamento di tungsteno sigillato in un involucro compatto trasparente con un gas inerte e una piccola quantità di alogeno come iodio o bromo. L’alogeno aumenta la durata e l’efficienza luminosa della lampadina. Le lampadine alogene raggiungono un’efficienza luminosa di circa 25 lumen per watt (una lampadina a incandescenza ha circa 15 lumen per watt e una a risparmio energetico circa 60 lumen per watt). Le lampadine alogene sono più piccole di quelle tradizionali. I consumi sono leggermente ridotti rispetto alle lampade tradizionali 
  • -Vantaggi: elevato flusso luminoso, costo contenuto, dimensioni ridotte
  • -Svantaggi: calore generato, consumo elevato

Ioduri Metallici: Le lampadine a ioduri metallici sono un gruppo di lampadine a scarica che contengono alogeni. Generano una grande quantità di luce per la loro dimensione. Con un’efficienza luminosa elevata e una buona resa cromatica, le lampadine a ioduri metallici sono fra le più efficienti. Sono usate soprattutto per impieghi commerciali (es. hall, palchi, semafori e lampioni).
  • -Vantaggi: elevato flusso luminoso, utilizzo in ambienti esterni/pubblici
  • -Svantaggi: consumi, dimensioni della lampada, attacchi particolari

Led: Un LED è una fonte elettronica di luce. I LED emanano la luce attraverso il movimento degli elettroni in un materiale semiconduttore. Durano per moltissimo tempo, non generano calore e non contengono materiali nocivi. Il consumo è eccezionalmente basso. Per le sue caratteristiche, al momento rappresenta il tipo di lampada più conveniente e consigliato, dato il basso consumo e la lunga vita.
  • -Vantaggi: basso consumo, vita lunga, tempo di accensione,
  • -Svantaggi: costo di acquisto, quantità di luce prodotta

Neon: Una lampada al neon è una lampadina a scarica che contiene soprattutto gas neon a bassa pressione. A volte questo termine viene usato per lampade simili che contengono altri gas nobili, di solito per creare colori diversi. L’applicazione di un alto voltaggio (di solito qualche migliaio di volt) fa sì che il gas emetta una luce brillante.
  • -Vantaggi: costo contenuto, elevato flusso luminoso
  • -Svantaggi: tempo di accensione, estetica


ATTACCO
Al momento dell’acquisto si deve prestare molta attenzione al tipo di attacco della lampada. Ci sono molti tipo di attacchi i più diffusi sono: 

A vite: I più riconoscibili sono i tradizionali attacchi a vite, tecnicamente denominati connettori a vite. Piccoli o grandi, indipendentemente dalla grandezza della lampadina, sono quelli delle lampadine che si avvitano sui portalampade e sui lampadari tradizionali. L'attacco piccolo si chiama E14, perche 14 sono i millimetri di diametro della vite, l'attacco grande E27, perché il suo diametro è appunto di 27. Una curiosità: il diametro del connettore è in diretto rapporto con la tensione della rete domestica, quindi gli attacchi a vite hanno anche altre misure trai 5 ed i 40 millimetri che generalmente in Italia e nella rete domestica non vengono utilizzati. Gli attacchi delle lampade possono essere di entrambi i tipi in uso in Italia: E14 ed E27. 
  • -Dove si trova di solito? Portalampade, plafoniere, lampadari, abat jour

Ad inserimento: Estraendo dalla sua sede una lampada alogena che abbiamo in casa, ci può capitare di trovare un tipo di attacco differente. Non a caso la lampada si "sfila" e non si svita! Si tratta degli attacchi di tipo G. L'attacco G4 si presenta come uno spinotto a due punte, motivo per il quale è detto "bispina", distanti tra loro 4 millimetri: generalmente è utilizzato sulle lampade da tavolo. Sempre a bispina l'attacco led G9 ma le punte in questo caso sono ricurve e disegnano una specie di U, a volte due lamelle piene, sul fondo della lampadina. 
  • -Dove si trova di solito? Faretti da incasso, plafoniere, abat jour

Speciali: I faretti presentano anche altri tipi di attacco. L'attacco GU10, ad esempio, è formato da due piedini in metallo a forma di dado. Il suo attacco non è detto bispina ma "dicroico". I faretti hanno spesso anche un altro attacco che risponde alla sigla di MR16. L'attacco è ancora una bispina ma multisfaccettata con le due punte distanti 5,3 millimetri. Molto diffuso l'attacco R7s sia nella versiona lunga che corta.
  • -Dove si trova di solito? Faretti da incasso e non


LUCE E CONSUMO
Le lampade emettono una certa quantità di luce che viene misurata in Lumen e consumano un certo quantitativo di energia misurato in Watt. Per convenzione, spesso si definisce il quantitativo di luce emessa con i Watt consumati dalla lampadina. Con i moderni tipi di lampadina che hanno un rapporto lumen/watt sempre maggiore, si rischia di creare confusione. Per evitare ciò si continua a quantificare la luce emessa da una lampadina con la quantità di Watt che avrebbe consumato una lampadina a incandescenza. Ad esempio si può sentire dire "questa lampada led consuma 3W ma sviluppa 30W di luce.” 


TONO DI LUCE
La luce di una lampada può essere calda o fredda. L’unità di misura del tono di luce è il Kelvin. Più è alto il numero di gradi Kelvin più è fredda la luce, e viceversa più è basso più la luce è a tono caldo. Solitamente le lampadine hanno una resa maggiore se sono a tono freddo. Perciò se si desidera una luce a tono caldo si sceglierà una lampada a 3000K piuttosto che una a 6000K che risulterà invece molto fredda. 
  • -Tono freddo indicato per: ambienti moderni, superfici lisce, uffici, negozi, cucine, reparto giorno.
  • -Tono caldo indicato per: ambienti classici e rustici, superfici ruvide, ristoranti, hotel, soggiorno, reparto notte.


VOLTAGGIO 
Al momento dell’acquisto si deve prestare attenzione anche alla tensione delle lampadine. La tensione si misura in Volt (V). I voltaggi più diffusi sono: 380, 230, 24, 12. Se non fosse possibile avere la lampadina col voltaggio giusto, occorre munirsi di un trasformatore, che appunto "trasforma” il voltaggio in entrata in quello che serve alla lampada. I voltaggi più diffusi in illuminazione sono i 230V e i 12V.


DIMMERABILITA’ 
Una lampadina è dimmerabile se è possibile regolarne l’intensità luminosa tramite un apparecchio chiamato appunto dimmer. Il dimmer è un regolatore elettronico utilizzato per controllare la potenza assorbita da un carico. In italiano è noto anche come varialuce. Non tutte le lampadine sono dimmerabili, alcune invece sono solo parzialmente dimmerabili. Le lampadine "vecchie” quelle alogene e ad incandescenza sono dimmerabili senza problemi nella stragrande maggioranza dei casi. Per i LED anche se sono sempre più diffusi, è sempre meglio verificare che il prodotto sia o meno dimmerabile in caso di necessità.


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