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Regolamento CPR sui Cavi (EU 305/2011)

3 maggio 2017
recolamento cpr

Regolamento CPR sui Cavi (EU 305/2011)


Dal 1° Luglio 2017 sarà definitivo il passaggio al Regolamento CPR anche per i cavi elettrici. Questo regolamento cambia le normative comunitarie imponendo nelle opere fisse l'utilizzo di nuovi cavi rispondenti a norme di sicurezza piu severe e armonizzate in tutta europa. Quindi dal 1° Luglio 2017 in poi moltissimi cavi a cui eravamo abituati (ad esempio i celebri FG7) non potranno essere utilizzati come oggi ma solo in certi casi.

Ma vediamo di analizzare velocemente cosa è il CPR e come influenzerà progettisti, installatori e distributori di materiale elettrico.


OBIETTIVI DEL CPR

Nelle ultime due decadi, il Regolamento CPR è stato uno tra gli argomenti più dibattuti che ha coinvolto l’intero mondo dei prodotti da costruzione, tra cui ovviamente anche quello dei cavi, essendo riconosciuti dalla UE per la loro importanza in caso di incendio.

Scopo di tale Regolamento è quello di garantire la libera circolazione dei prodotti da costruzione nell’Unione Europea adottando un linguaggio tecnico armonizzato capace di definirne le prestazioni e le caratteristiche essenziali.
Le Norme armonizzate influenzano la progettazione e realizzazione di un impianto elettrico limitando al minimo i rischi per persone e beni riducendo la pericolosità degli incendi. È indubbio che quando si parla di sicurezza delle persone e dei beni, l’impianto elettrico riveste un ruolo fondamentale.
Secondo l’Istat, nel solo ambito domestico, ogni anno in Italia si verificano circa 4 milioni di incidenti, di cui 241 mila imputabili a cause elettriche. I cavi elettrici sono raramente la causa di un incendio, ma quando vi sono coinvolti possono costituire un elemento di grave pericolo. Con un’attenta prevenzione la propagazione del fuoco, l’oscuramento degli ambienti invasi dal fumo e la diffusione di gas corrosivi e tossici si potrebbero ridurre o eliminare quasi totalmente.


REQUISITI ESSENZIALI DI COMPORTAMENTO AL FUOCO

Il Regolamento Prodotti da Costruzione riguarda tutti i prodotti fabbricati per essere installati in modo permanente negli edifici e nelle altre opere di ingegneria civile.
La Commissione Europea ha deciso di considerare per i cavi la Reazione e la Resistenza al Fuoco, riconoscendo l’importanza del loro comportamento ed il loro ruolo in caso di incendio.
Tutti i cavi installati permanentemente nelle costruzioni, siano essi per il trasporto di energia o di trasmissione dati, di qualsiasi livello di tensione e con conduttori metallici o fibra ottica, dovranno essere classificati in base alle classi del relativo ambiente di installazione. 


CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

cavi sono classificati in 7 classi di Reazione al Fuoco Aca, B1ca, B2ca, Cca, Dca, Eca, Fca identificate dal pedice "ca” (cable) in funzione delle loro prestazioni decrescenti.
Oltre a questa classificazione principale, le autorità europee hanno regolamentato anche l’uso dei seguenti parametri aggiuntivi:
• a = acidità e corrosività. Varia da a1 a a3
• s = opacità dei fumi. Varia da s1 a s3
• d = gocciolamento. Varia da d0 a d2.

classi cpr
è evidente che sommando tutte le variabili ci sarebbero talmente tanti tipi di cavo con proprietà diverse da rendere complesso riconoscerli immediatamente.
Il Comitato Elettrotecnico Italiano ha emesso, in data 1° settembre 2016, la Norma CEI UNEL 35016 che fissa le quattro classi di reazione al fuoco per i cavi elettrici in relazione al CPR. In sostanza di tutte le possibili  combinazioni derivanti dalle proprietà CPR in italia vengono adottati solo i seguenti 4:
classi cavi cpr

CAVI VECCHI/NUOVI E RELATIVE CLASSI

Alcuni tipi di cavo non subiranno variazioni. Manterranno il proprio codice attuale. Ad esempio:
CODICE
CLASSE
H07RN-F
Eca
H05RN-F
Eca
H07V-K
Eca
H05VV-F
Eca
H05Z1Z1-F
Eca
H03VV-F
Eca
H05V2V2-F
Eca

Altri tipi di cavo invece avranno una nuova sigla:
CODICE ATTUALE
CODICE NUOVO
CLASSE
N07G9-K
FG17
Cca-s1b,d1,a1
FG7OM1
FG16OM16
Cca-s1b,d1,a1
FG7M1
FG16M16
Cca-s1b,d1,a1
N07V-K
FS17
Cca-s3,d1,a3
FG7OR
FG16OR16
Cca-s3,d1,a3
FG7R
FG16R16
Cca-s3,d1,a3

si nota subito che i cavi FROR non sono soggetti a cambiamenti in quanto ideati per posa mobile e il CPR tratta di cavi per pose fisse. I cavi vecchi, con decodifica non aggiornata, non potranno essere utilizzati nei nuovi impianti dal 1° Luglio 2017.


CARATTERISTICHE DEI CAVI CPR

I cavi CPR generalmente avranno le seguenti caratteristiche:
- più sicuri in caso di incenti
- tecniche costruttive migliori
- tendenzialmente più duri e difficili da torcere degli attuali
- costo maggiore rispetto ai vecchi cavi


DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE E MARCATURA CE

Il frabbricante del cavo dovrà rivolgersi agli organismi notificati (notified bodies) per ottenere DoP (dichiarazione di prestazione) che certifica e valida la costanza delle prestazioni dei prodotti.
Il fabbricante, il distributore, l’importatore e il mandatario sono le figure legalmente responsabili per l’immissione dei prodotti secondo  Il Regolamento CPR sul mercato e come ovvio devono rispondere ad obblighi di legge (art. 14 e 16 del Regolamento CPR).
Ma come potrà l'installatore o il progettista assicurarsi che i cavi siano o meno conformi al CPR? Mediante la nuova marcatura CE.
La marcatura CE per il Regolamento CPR (art. 9) deve essere sempre posta sia nell'etichetta sia nel cavo stesso. Nel cavo tuttavia per motivi di spazio il fabbricante può decidere di riportare un codice univoco che identifica in modo inequivocabile il cavo e il suo lotto di produzione.
marchiatura ce
APPLICAZIONE E DEROGHE

La suddetta Norma CEI UNEL si applica a tutti i cavi elettrici per installazioni permanenti negli edifici e nelle altre opere di ingegneria civile (esempi: abitazioni, edifici industriali e commerciali, uffici, ospedali, scuole,  metropolitane, ecc.) ed ha lo scopo di supportare progettisti ed utilizzatori nella scelta del cavo adatto per ogni tipo di installazione.
I cavi non marcati CE potranno comunque essere utilizzati:
• in applicazioni differenti da edifici ed opere di ingegneria civile; come ad esempio impianti di macchinari, campi solari, bancarelle mobili ecc
• al di fuori dell’Unione Europea (export).


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